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Jim Morrison, Parigi, un grande amore .

Jim Morrison, Parigi, un grande amore .

“Se dovessi scegliere tra il tuo amore e la mia vita, sceglierei il tuo amore, perché è la mia vita”. Jim Morrison urlava, quella notte, perché finalmente si sentiva libero da quell’angoscia americana che proveniva dalle gravi incomprensioni che avevano avvelenato il clima della sua famiglia e dal micidiale peso della popolarità che lo obbligava ad una sorta di arresti domiciliari. Era giovane, intelligente, famoso, ribelle, colto, bello, carismatico ed aveva una ragazza che lo seguiva ovunque. Lei si chiamava Pamela Susan Courson o più semplicemente “Pam”. Insieme abitavano in una strada che si trova a Parigi e che si chiama rue Beautreillis. Loro abitavano lì, al numero 17, scala a sinistra, appartamento al terzo piano. Il palazzo é molto bello, é antico, ed é nel cuore del quartiere Marais, un bel quartiere. Io ci sono stato cinque volte. Una volta sono riuscito perfino ad infilarmi dentro alla reggia del “Lizard King” (soprannome di Jim Morrison) e con la mia macchina del tempo sono riuscito a tornare indietro di quarant’anni. Ho attraversato furtivamente quel grande portone di legno ed ho fatto le scale che faceva lui, ho appoggiato i piedi dove li appoggiava lui, ho visto quello che vedeva lui. Ho sentito l’eco lontano della sua voce, ho rincorso il suo ultimo respiro. Ho cercato di immaginarlo lì, vicino a me. Adoro le sue poesie, le sue frasi, adoro l’unicità del personaggio e la sua incredibile storia. Lui é morto proprio lì; forse. L’unica cosa sicura é che il suo corpo privo di vita fu ritrovato lì. Era il 3 luglio del 1971 e lui aveva 27 anni.
Ma qualcosa di noi rimane nelle case dove abbiamo vissuto? Quello che noi vediamo oggi può essere rivisto da qualcun altro dopo molti anni? Quando tocchiamo qualcosa lasciamo un impronta indelebile della nostra esistenza? Gli oggetti che portiamo sempre con noi potranno raccontare qualcosa in un lontano futuro quando non ci apparterranno più ? I nostri pensieri rimangono imprigionati per sempre nella nostra mente oppure volano e disegnano magiche figure invisibili simili a quelle che invece possiamo osservare nel cielo attraversato dalle velocissime pattuglie acrobatiche degli storni?
Credo che in tutta questa confusione molte cose ci sfuggano. Dove ci potrebbe portare la mente se si potesse staccare dal fisico? L’amore fisico può finire, mentre l’amore mentale può durare anche per tutta la vita. Perché?
“Se dovessi scegliere tra il tuo amore e la mia vita, sceglierei il tuo amore, perché è la mia vita”.
Io mi sono accorto di te in questi giorni dopo aver trascorso con te alcuni anni della mia vita in un lontano passato. Tu eri sempre presente, mentre io non c’ero. Tu sei stata costretta a condividere il mio smarrimento dovuto alla cattiveria dei problemi che inconsapevolmente mi portavo dentro da sempre e che riuscivano sempre a rovinare tutto. Non ho avuto la vita facile, sai. Ho preso le mie cose e sono andato via dalla casa dei miei genitori quando avevo solo vent’anni. Alcune volte andavo a letto senza mangiare, vivevo in una stanza senza riscaldamento, ed ero costretto a vivere la vita di qualcun altro. Tu sei stata una meravigliosa luce incontrata dietro un angolo buio. Non sarei quello che sono oggi se in quegli anni non ci fossi stata tu al mio fianco.
Io non sono Jim Morrison. Non sono famoso, non sono ricco, non sono bello, non sono morto a ventisette anni, non ho il suo immenso talento.
Anch’io come lui però se dovessi scegliere tra il tuo amore e la mia vita, sceglierei il tuo amore, perché è la mia vita. Come spesso dicevi tu : “It’s impossible to love and be wise”. E’ impossibile amare ed essere saggi!

Carlo Zannetti

Carlo Zannetti

Cantautore, musicista e scrittore.

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