Romeo giunse ad un ballo per incontrare Rosalina, ma una volta lì , incrociò lo sguardo di Giulietta, la figlia dei Capuleti. Giulietta, non aveva ancora compiuto quattordici anni. La sua famiglia aveva organizzato quella sontuosa festa nella speranza che lei convolasse a nozze con il nobile Paride. La giovane ragazza, invece, si innamorò all’istante di Romeo. Fu un vero colpo di fulmine perché dopo pochi minuti i due giovani si baciarono, ignorando le rispettive identità. In seguito lei scoprì che Romeo apparteneva alla famiglia Montecchi nemica da intere generazioni della sua famiglia, quella dei Capuleti. Fu un grande amore, reso immortale da William Shakespeare che scrisse appunto la celebre tragedia “Romeo e Giulietta”. Il colpo di fulmine esiste e a quanto pare é sempre esistito, anche se non é detto che necessariamente si tratti di vero amore e che debba durare per tutta la vita. Nel mio caso, l’unico reale amore a prima vista del mio vissuto potrei descriverlo come molto intenso, ma purtroppo goduto in modo unilaterale e quindi rimasto non corrisposto. Un segreto che é stato custodito nel mio cuore per ben venticinque anni, come una sorta di “Gioconda” di Leonardo Da Vinci, il magnifico quadro dal quale il celeberrimo pittore fiorentino non riuscì mai a separarsi, almeno fino alla sua morte. Amore in certi casi fa rima con dolore e purtroppo certe volte non ci sono tanti rimedi. Per esempio adottare il famoso proverbio “chiodo scaccia chiodo” che nell’ambito affettivo significa cercare di uscire da una relazione sentimentale devastante iniziandone subito un’altra, non é una buona scelta. Ognuno di noi avrà avuto modo di sperimentarlo almeno una volta nella vita. Ma dopo venticinque anni, un bel giorno mi accadde proprio un evento inaspettato in un periodo nel quale mi trovavo all’estero per motivi di lavoro. Era una notte d’agosto ed una Regina si avvicinò con passo sicuro ad un microfono che fino a quel momento non si vedeva perché rimaneva lontano , avvolto dalla penombra della grande sala. Improvvisamente era apparsa dietro di me, io mi ero girato subito per guardarla da vicino come magnetizzato da ogni suo movimento. Era incantevole fino al punto che tutto sembrava si colorasse al suo passaggio. Aveva un viso simile a quello di una bambina e due occhi che se guardati in un certo modo, potevano anche tradire le più intime sfaccettature di quella personalità così rara e complessa. Quando mi inchinai leggermente al suo passaggio, lei mi guardò e mi sorrise, ed io (come un cane), cominciai ad annusare l’aria per capire se almeno potevo catturare un po’ del suo profumo. Il suo sorriso mi fece sentire così al sicuro vicino a lei che cominciai a percepire la voglia di portare via ogni cosa da quel teatro, forse per ricordarmi per sempre di quel momento. Il microfono nel quale si rifletteva piccola – piccola la sua splendida immagine , l’aria che aveva respirato, le piastrelle del pavimento dove si erano posati i suoi piedini, tutto ciò che aveva toccato. Non mi rimase che osservare esterrefatto l’ondeggiare dei petali rossi che scendevano dall’alto e si appoggiavano per terra, forse per nascondere per sempre a tutti le tracce del suo passaggio. Un petalo si appoggiò sopra i suoi capelli e poi svolazzò proprio di fronte a me, io lo raccolsi e decisi di conservarlo per tutta la vita. Un vero colpo di fulmine. Certo ci deve essere un qualcosa di particolarmente romantico nell’aria, quello che aggiunge un pizzico di fascino al fascino. Amore a prima vista, colpo di fulmine. Nel mio caso c’era la musica, il mio lavoro, l’incontro con una persona che non avrei mai pensato di conoscere. In altri casi ci può essere una straordinaria concatenazione di eventi, di circostanze magiche, tipo incontrare la stessa persona più volte in punti diversi di una città , oppure incrociare uno sguardo che trasforma un momento qualsiasi del tuo quotidiano in un indimenticabile istante della tua vita. L’attrazione per una persona, se é molto forte, é qualcosa che può segnare per sempre la tua sfera emozionale. Io ci penso spesso e quando, nel mio passeggiare, costeggio un grande fiume e passo sotto un grande ponte, mi fermo sempre ad osservare la tabella dei vari livelli raggiunti dall’acqua nel passato. Le passioni emotive della vita sono tutte ben registrate nella nostra memoria, proprio come in quella tabella. Scoprii più tardi che anche lei in quell’attimo fatato si innamorò di me , forse per via di quell’inchino, forse per via della mia affettuosa espressione di stupore o forse perché era destino.
Fu tutto così immediato, come se ci conoscessimo da sempre. L’amore rimbalza da cuore a cuore , da secolo a secolo , e con la velocità della luce ti raggiunge solo quando vuole lui. Giulietta e Romeo.